Monete rarissime: la classifica di quelle che valgono di più

Il collezionismo è un mondo affascinate, ancora di più quando si avvicina a quello della numismatica, ossia, la collezione di monete rare e di gran valore. Si tratta di un mercato in continua evoluzione, per lo più orchestrato dai collezionisti più esperti che stabiliscono, attraverso dove punta il loro interesse, il valore o meno di una moneta.

Chi come noi, si è trovato dentro dei cofanetti dimenticati delle vecchie monete? Oppure, ha trovato per strada una moneta non appartenente allo scambio, e si domanda se effettivamente possa avere un valore superiore a quello che rappresentava a livello nominale in passato? E’ una domanda legittima, perché tutti noi potremmo possedere una moneta di valore.

Le caratteristiche di una moneta da collezionismo

Avete trovato una moneta in casa, ma di quelle antiche e vi domandate se, vendendole, possano farvi diventare ricchi? Bene, prima di stabilire il prezzo c’è da sapere che ci sono delle regole, nel mondo del collezionismo, più o meno universali, che permettono a qualsiasi oggetto di assumere un valore collezionistico.

Prima di tutto la moneta se è molto ricercata, significa che è molto rara. E per questo può assumere un valore significativo. Per rarità si pensa a una moneta coniata per un periodo limitato, oppure, che raffigura determinati errori di conio, come nelle scritte o delle deformazioni delle figure disegnate.

Quali sono le monete che valgono di più

C’è, tuttavia, da considerare anche lo stato di condizione di una moneta. Si dice che sia a Fior di Conio, quando questa è mantenuta in perfette condizioni, quindi, senza graffi o segni di usura che possono far abbassare notevolmente il valore. Quali sono le monete che possono valere una fortuna, tenuto in considerazione alcune caratteristiche fondamentali? Scopriamole insieme:

  • I Dieci scudi della reggenza di Carlo Emanuele II (1641), possono valere fino a 150 mila euro.
  • La Quadrupla di Vittorio Amedeo I di Savoia può valere fino a 78 mila euro.
  • I 1,5 Rubli polacchi di Nicola I di Russia (1838) possono valere fino a 43 mila euro.
  • Le 100 lire littorie italiane (1937) che possono valere fino a 38 mila euro.

Si tratta di cifre considerevoli, perché le monete più antiche sono difficili da trovare. Inoltre, molti collezionisti sono appassionati di storia e cultura e per loro conservare perfettamente un reperto di quell’epoca, significa non perdere alcun contatto con quel periodo storico che probabilmente ha segnato grandi eventi della cultura, non solo italiana, ma internazionale.

Non è molto facile possedere una di queste monete, a volte, rappresenta un evento più unico che raro, ma mai dire mai. Tuttavia, il mondo del collezionismo non si ferma a questo, possiamo considerare di far valutare altre monete, relativamente recenti che posseggano le principali caratteristiche che la numismatica richiede: rarità e perfetto stato di conservazione.

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