Stai rovistando in cantina e ti capita sotto gli occhi un vecchio; lo avrai visto migliaia di volte, ma chissà come mai ad un certo punto, proprio oggi qualcosa ti suggerisce di aprirlo. E allora, ti avvicini, scosti un po’ di polvere accumulatasi e fai in modo di non fare danni mentre sollevi il coperchio. Ed è lì che trovi una vecchia borsa, al cui interno ci sono un numero imprecisato di monete appartenute alla Lira.
E mentre le osservi incuriosita e anche un po’ nostalgica, ricordando i bei tempi andati, ti chiedi se tra quelle vecchie monete ce ne possa essere qualcuna rara e preziosa. Come fare per saperlo? Intanto segui le nostre indicazioni e poi controlla se tra tutte queste monete ne trovi una in particolare, il cui valore è davvero considerevole, se si considerano tutti i particolari che si trovano su questa.
Come valutare una vecchia moneta italiana?
Le vecchie monete italiana hanno un fascino tutto molto particolare, che è carico di dettagli importanti, relativi per lo più al valore economico e culturale che incarnano. Ma come valutare correttamente una vecchia moneta italiana? Intanto va identificata, cercando di capire a che periodo risale e per quale scopo è stata emessa; individua pertanto l’anno di conio.
Lo stato di conservazione vale per dare un valore aggiunto alla moneta: perché va bene essere antica, ma deve comunque conservare una certa integrità, che spesso viene garantita dal tipo di metallo usato per la sua realizzazione. Infine, un elemento determinante per capire il valore della moneta in questione è quello relativo al mercato numismatico: fondamentali risultano le ricerche sul web, ovvero sui siti di aste, forum di collezionisti e piattaforme di vendita, tutti utili per fornire le informazioni necessari a recuperare i prezzi di mercato.
Ecco le vecchie monete italiane in base al valore numismatico
La valutazione di una vecchia moneta italiana richiede attenzione ai particolari, ma richiede anche che si conosca la scienza numismatica, con tanto di aggiornamenti del settore. Tutti i fattori che determinano che la valutazione della moneta sia fatta in modo corretto consente che la vostra collezione sia arricchita di elementi rari e sicuramente con un certo valore. Ecco alcuni esempi di grande spicco e impatto a livello numismatico:
- 500 Lire Fucile di Garibaldi 1982: vale oggi tra 10 e 50 euro
- 100 Lire con Dante Alighieri 1926: vale oggi da 5 a 100 euro
- 1 Lira Regno d’Italia 1861: da 10 a 300 euro
- 10 Lire 1947: tra 50 e 200 euro
- Scudo d’oro del Regno di Sardegna: il valore è definito dal prezzo dell’oro
Queste monete rappresentano solo una parte della moltitudine di esemplari rari e antichi che arricchiscono il patrimonio numismatico italiano; a loro si collegano i valori che oggi queste rarità possiedono, ma che possono anche crescere nel tempo, dando modo di aumentarne prestigio e desiderio di ricerca e possesso. Insomma, sono delle miniere d’oro di ampio respiro.
Ne segue che, se una moneta è rara, il suo valore, se venduta all’asta, possa raggiungere davvero cifre incredibili. Non mancano infatti esempi di monete antiche appartenute all’Italia che abbiano avuto la sorte di essere vendute per la, per niente modica, cifra di quasi 16 mila euro: si tratta della Lira d’Argento del 1882, coniata per il Regno d’Italia.