Vecchi buoni postali: se ne hai uno di questi sei ricco sfondato

E’ un mondo in completa e continua evoluzione quello di oggi, anche il modo di pagare è cambiato, tutto è diventato digitalizzato al punto di quasi non tenere più conto dei contati e di preferire anche per piccole spese la valuta digitale. Eppure, una volta le cose non stavano cosi.

Forse in pochi lo ricorderanno, ma un tempo esistevano i buoni postali che altro non erano che una forma di risparmio vera e propria che consentiva di potere tenere da parte una somma di denaro più o meno bassa, la stessa che con il passare del tempo e con l’accumulo poteva anche crescere.

A quanto ammonta il loro valore?

Potere capire il valore vero e proprio di un buono postale non è cosa da poco. Da molto tempo va avanti quella che a tutti gli effetti è una diatriba tra Poste Italiane e l’associazione dei risparmiatori e questo perchè l’istituto calcola da sempre il valore dei buoni di bimestre in bimestre.

E non finisce qua, quello che i risparmiatori fanno notare è che l’imposta è da sempre versata da Poste solo alla scadenza dei buoni o al momento del loro disinvestimento anticipato. e per questo motivo le cose non sembrano decisamente quadrare. Ma una cosa è certa, la legge sembra essere propensa a dare ragione a Poste italiane piuttosto che ai risparmiatori.

Buoni postali: il valore con l’imposta

Quindi per chi aveva da parte ad esempio una cifra pari a 5 milioni di lire che scadevano alla fine del 2023, adesso con il calcolo dell’imposta può arrivare ad avere circa 29 mila euro al netto delle imposte stesse. Una cifra che non è sicuramente di poco conto e che va tenuta da conto.

  • Buono postale come è cambiato
  • A quanto ammonta il valore
  • Cosa lo caratterizza

Ovviamente anche il calcolo delle imposte non è cosi semplice, anche perchè si deve tenere conto del modo in cui Poste lo calcola, se tenendo conto del lordo o anche di altre cose e metodi che sono comunque possibili da utilizzare. Se ad esempio gli importi si calcolano con il lordo.

L’imposta arriva ad essere del 12,5% e questo vorrebbe dire che si impongono delle cifre di cui tenere conto e che andranno ad incidere su quello che è il conteggio finale. Da li si può anche capire in che modo si arriva al valore del buono postale che ad ogni modo è sempre un piccolo tesoro nelle mani di chi lo possiede.

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