Come potare bonsai ficus: i tre trucchetti del giardiniere esperto

Siamo tutti d’accordo sul fatto che la fase di potatura è senza dubbio la più importante nella coltivazione di un bonsai e non solo. Gli alberi infatti tendono per loro natura a far crescere prettamente lo stelo principale e centrale rispetto a quelli più laterali e si tratta del loro meccanismo naturale che fa in modo che gli alberi crescano verso l’alto.

Conoscere la crescita naturale degli alberi ci dà un grandissimo aiuto nel capire quali tecniche di potatura usare al fine di evitare che il bonsai cresca bene e verso l’alto. In tal senso sappiamo che ci sono due diverse tecniche: una potatura di mantenimento per mantenere la forma già esistente e una strutturale che prevede invece un intervento più rigoroso e preciso.

Potatura bonsai: scopriamo di più

L’obiettivo della potatura di mantenimento è quello di mantenere la forma naturale dell’albero e, considerando che questi concentrano la maggior parte della crescita sulla loro parte superiore, è molto importante potare in modo regolare le aree di crescita al fine di incoraggiarla anche ai lati. Questo tipo di potatura si effettua durante la fase e la stagione di crescita dell’albero, periodo che generalmente corrisponde nei mesi da marzo a settembre.

Quanto detto qui sopra vale senza ombra di dubbio per i bonsai da esterno perché, per quel che riguarda i bonsai da interno, sappiamo che possono essere potati tutto l’anno. Ora, una volta che abbiamo parlato delle nozioni e informazioni generali che riguardano i bonsai e la loro potatura, andiamo a vedere nel dettaglio come si devono potare nel miglior modo possibile.

Come si pota il bonsai ficus? Tre trucchi del giardiniere

Al fine di potare il bonsai nel miglior modo possibile, potate solo i rami e i germogli che hanno superato la forma base della chioma utilizzando le cesoie ben pulite. Durante la potatura del bonsai, la cosa importante è distribuire la crescita in modo uniforme e un metodo utile è la defogliazione che consiste nella rimozione delle foglie per costringere l’albero a farne crescere di nuove. Ma vediamo un altro metodo di potatura:

  • decidere quali rami lasciare;
  • tagliare tutti gli altri;
  • potatura delle radici.

Scegliere quali sono i rami da lasciare e quali sono invece quelli da rimuovere può essere certamente una scelta difficile dato che, qualora dovessimo sbagliare, non potremmo di certo tornare indietro ma si tratta di qualcosa di definitivo. Una cosa importante è togliere tutti i rami secchi e dare un’occhiata da vicino al fine di riuscire a creare la forma che si desidera.

Parlando in termini di potatura dobbiamo dire che ci sono alcuni che consigliano di potare anche le radici. Se la potatura si fa durante la stagione primaverile, si consiglia di effettuare la potatura strutturale aspettando di fare qualsiasi altra operazione di potatura delle radici fino all’arrivo della primavera successiva, ovvero quando l’albero non si è completamente ripreso.

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